I fuochi a induzione
Una scelta per il progetto Montale
Ecco una scelta che abbiamo fatto per il progetto Montale: le piastre a induzione elettromagnetica. In cucina garantiscono un consistente risparmio energetico, performance eccellenti, condizioni di lavoro migliori. Ma come funzionano le piastre ad induzione e cosa le differenzia da altri sistemi di cottura? I piani cottura ad induzione sono costituiti da un piano di appoggio in vetroceramica, solitamente incassato a filo del piano di lavoro. Sotto di esso, si trovano le bobine che, se attivate, generano un campo elettromagnetico. Quando una pentola viene appoggiata sul piano in vetroceramica, la bobina si attiva istantaneamente e comincia a trasmettere calore direttamente nel fondo della pentola. Il calore è dunque trasmesso per induzione, ovvero viene generato nel fondo della padella stessa e non propagato per CONDUZIONE come avviene per tutti gli altri sistemi di cottura. Cosa comporta questo importante particolare? Che nel caso dell’induzione solo un minima percentuale del calore finisce per essere disperso. Il rendimento energetico di questo tipo di attrezzatura raggiunge livelli altissimi (anche il 95%). Al contrario, i tradizionali mezzi di cottura (fornelli a gas, piastre elettriche in ghisa o ad infrarossi, etc.) presentano una percentuale di dispersione termica che varia dal 30 al 60%. Ciò significa che per ogni euro di corrente spesa, solamente 3 centesimi vengono dispersi con l’induzione, mentre altri sistemi di cottura presentano un rapporto medio di 1:1 (per ogni euro speso, un euro disperso).