Viaggi

Trento, non solo cultura

Il 28 settembre partiamo alla volta del cuore delle Dolomiti. Non vuoi rassegnarti alla fine delle ferie? O pensi di meritarti ancora una giornata di relax? Non perdere la prossima gita della Edificatrice. Il 28 settembre partiremo in bus per scoprire in compagnia la cittadina di Trento e l’incantevole territorio che la circonda.

Inizieremo la visita della città partendo dal centro storico e il suo cuore, la  piazza del Duomo, al cui centro sorge la famosa Fontana del Nettuno, uno dei più importanti monumenti della città. A delimitarla a sud la cattedrale di San Vigilio, patrono della città, mentre a nord i colorati affreschi cinquecenteschi delle  case Cazuffi-Rella. Trento soddisferà anche gli spiriti più interessati alla cultura.

Visiteremo infatti il castello del Buonconsiglio, sviluppatosi nei secoli attorno una torre duecentesca. Innalzato su un colle roccioso a ridosso delle duecentesche mura urbane, fu chiamato inizialmente “Malconsey”, una storpiatura dialettale di “malleus”, il martello che si buttava su di una campana, e “consilii”, cioè del consiglio.

Un tempo luogo d’incontro della comunità, oggi museo nazionale che ospita collezioni d’arte rinascimentale: dalla Loggia del Romanino, ai soffitti della sontuosa biblioteca, dai dipinti di Dosso Dossi alla Torre dell’Aquila, con il celebre Ciclo dei Mesi, capolavoro del gotico internazionale che descrive la graziosa vita dei nobili.

A pranzo ci attende una tranquilla sosta per rifocillarci: il ristorante di Mori ha pronto per noi un menu con antipasti vari e gustosi, tre primi, tre secondi, sorbetto e dessert! Il tutto rigorosamente trentino e accompagnato da vini del territorio.

Dopo il pranzo ci recheremo a Torbole, un piccolo centro sul lago di Garda. Case dei pescatori, strette intorno al porto, circondate dal profumo inconfondibile del lago e un porticciolo pittoresco con la Vecchia Dogana, e la Casa Beust, una storica casa risalente al Quattrocento che si affaccia sul porto. Sul fronte dell’edificio è visibile un affresco di Hans Lietzmann che raffigura sant’Antonio che parla ai pesci. Il pittore berlinese (1872-1955) è uno dei tanti giovani pittori richiamati a Torbole dallo spettacolo incantevole di questo paesino. Qui si trasferì verso la fine dell’Ottocento e vi aprì una scuola di nudo contribuendo ad attirare importanti artisti e aumentare la fama della zona.